Provolino piange Raffaele Pisu

Per chi ha vissuto la Golden Age della televisione o semplicemente ne conosce la storia con i suoi programmi e protagonisti, non può non saper chi è e cosa ha fatto Raffaele Pisu, che all’hospice di Castel San Pietro, nel Bolognese, si è spento oggi alla veneranda età di 94 anni. Dopo la sua esperienza di partigiano, Pisu partecipa ad uno dei più grandi film del cinema nostrano Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, del 1965, presentato poi, in versione restaurata all’ultima Festa del Cinema di Roma e grazie al quale viene ricevuto con tutta la sua famiglia dal Presidente della Repubblica Mattarella. Il cinema, infatti, è il suo primo grande amore, dove riesce a collezionare ben 37 film ed in ultimo, nel 2018, quello di suo figlio Antonio, dal titolo Nobili bugie, dove recita accanto a Claudia Cardinale e Giancarlo Giannini. Ma Antonio, che segue le orme paterne, non è l’unico figlio dell’attore. Come un grande colpo di scena in uno dei film da lui interpretati, Pisu scopre soltanto quattro anni fa di averne un altro, che compare inaspettatamente sulla sua porta di casa con in mano una lettera ed una foto di una donna che l’attore riconosce subito. Da quel momento Paolo Rossi, così si chiama il giovane, entra a far parte immediatamente della sua famiglia. Ma se il cinema gli dà grandi soddisfazioni, è con la televisione che raggiunge una straordinaria popolarità. Partecipa ai grandi spettacoli e varietà della televisione come Che domenica, amici! La domenica è un’altra cosa, Senza rete, L’amico del Giaguaro accanto a Marisa Del Frate e Corrado, con i quali riesce a formare un trio indimenticabile, nonostante a telecamere spente il carattere dei tre artisti si scontra duramente. Ed è proprio in questi programmi che Pisu è accompagnato dal suo alter ego che diventerà uno dei beniami più amati, non solo dai bambini degli anni settanta, ma di tutti gli adulti: Provolino. L’irriverente burattino che l’attore teneva in braccio e animava tentando di zittirlo ogni qualvolta tentava di fare una battutaccia e che ben presto sarà accompagnato dalla fidanzatina Flanella che Pisù teneva nell’altra mano. La marionetta, come un fidato amico, ha accompagnato l’attore bolognose, in quelle che possono definirsi, le due fasi della sua carriera. La prima, quella già citata, alla televisione di Stato, che però, lentamente si esaurisce facendo finire nel dimenticatoio entrambi, e la seconda, che grazie alla chiamata di Antonio Ricci, che lo fa sedere dietro al bancone di Striscia la notizia insieme a Ezio Greggio e a Provolino, naturalmente, riesce a riconquistare di nuovo la sua popolarità e a farsi conoscere anche dalle nuove generazioni. Pur essendo stata la sua carriera altalenante, Raffaele Pisu sarà certamente ricordato come un artista completo, eclettico, versatile, istrionico, capace di passare da ruoli drammatici a quelli comici con una forte credibilità, e soprattutto come il padre di Provolino, che oggi diventato orfano, piange il suo papà .

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