C’era una volta il Telegatto

La notizia era stata accolta quasi come uno scherzo, visto che era stata data il primo di Aprile. Invece, il ritorno dei Telegatti è stato qualche giorno dopo assolutamente confermato dal settimanale Sorrisi e Canzoni Tv che da sempre è custode dell’ambito premio, che negli anni è diventato un vero e proprio Oscar della televisione italiana e non solo.

Ambito da tutti i protagonisti del piccolo schermo come attestato di gradimento e di popolarità da parte dei telespettatori, visto che veniva consegnato dopo un referendum popolare con tanto di cartoline voto della durata di svariate settimane, in uno sfalliante gala che vedeva incredibilmente riuniti tutti i più amati volti appartenenenti a tutte le diverse scuderie della televisione.

Nonostante il famoso Telegattone televisivo mancasse dai teleschermi da ben 14 anni con l’ultima edizione del 2008 condotta da Pippo Baudo e Michelle Hunziker, il premio non è mai stato dimenticato nè dagli addetti ai lavori nè dagli stessi telespettatori che negli anni hanno sempre richiesto a gran voce il ritorno del Gran Premio Internazionale della Tv, dove addirittura si vedeva la straordinaria partecipazione dei divi di Hollywood che accorrevano per accaparrarsi la statuetta dalle sembianze feline, ricoperta di smalto dorato, Non a caso, diremmo, ma proprio per ricordare che effettivamente trattasi proprio di un vero Oscar.

Purtroppo, però, l’euforia è durata ben poco, poichè dalle parole del direttore del settimanale Aldo Vitali, si è venuto a sapere che di quell’evento e soprattutto di quel Telgatto rimarrà soltanto il ricordo.

Stando alle parole del direttore, dunque, nulla sarà come prima, poichè ha dichiarato che: “Il premio si evolve anche nella sua funzione: prima il Telegatto veniva assegnato secondo un criterio che prevedeva la divisione in categorie ed era soprattutto il premio di una gara. Ma il mondo è mutato, così come il modo di fare intrattenimento, che si è arricchito con i social, il digitale, lo streaming. Allo stesso modo cambiano anche i tempi e le modalità delle premiazioni: il nostro nuovo Telegatto sarà consegnato in diversi momenti nel corso dell’anno, diventando un riconoscimento al merito di chi lo riceverà”.

Inoltre, il Telegatto stesso avrà una veste completamente stravolta rivolgendo lo sguardo alle battaglie green: “Sarà completamente rinnovato e sostenibile. Ogni opera è realizzata con materiali riciclati e plastica rigenerata, attraverso un procedimento unico nel mondo dell’arte“.

A cominciare questo nuovo corso del Telegatto dettato dalla celebrazione dei sessant’anni della rivista è stato Vasco Rossi premiato come simbolo della musica italiana che torna a una nuova stagione di concerti negli stadi.

Quello che fa rimanere basiti di fronte a questi strambalati cambiamenti è proprio il cambiamento. Come si può decidere di stravolgere completamente il design di un premio che entrato di diritto nell’immaginario collettivo dei telespettatori italiani e internazionali, che simboleggia e richiama con la sua figura statica e dorata, il premio televisivo per eccellenza, per sostituirlo con gattini plasticosi di colori diversi che vanno dal blu al giallo, fino addirittura al fuxia, e che per nulla richiamano allo stesso e alla sua blasonata storia?

Ma soprattutto, perchè svilire e far perdere l’essenza e il senso di quel premio popolare che proprio che nel consenso dei popolo televisivo trovava la sua forza e il suo valore, per omologarlo a tutti gli altri riconoscimenti che vengono elargiti senza un perchè e un percome da addetti stampa compiacenti alle celebrità più in auge del momento?

Passi anche l’idea di chiudere definitivamente la serata evento della consegna per motivi economici, poichè, a detta degli organizzatori è sempre stato proprio questo il motivo per cui la manifestazione era scomparsa da quasi tre lustri dai palinsesti televisivi, ma ridurre ad un premio qualunque da dare a chiunque lo si voglia in qualsiasi momento, ci pare davvero che sia stata messa consapevolmente una pietra tombale su quello che è stato un importante simbolo e un rappresentativo capitolo della storia della Tv.

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