Coronavirus: sospeso Porta a Porta, Vespa infuriato
Dopo la sospensione de La Corrida che vede nel pubblico in studio il suo cuore pulsante, il Coronavirus ha fatto un’altra vittima eccellente: Porta a Porta. Il ventennale programma di Raiuno, infatti, è stato sospeso con una decisione inaspettata da parte della rete che ha fatto infuriore il suo conduttore Bruno Vespa, che assolutamente contrariato si lascia andare a dure parole nei confronti dell’azienda pubblica, lanciando accuse di attacchi politici nei confronti della sua trasmissione:
“Facendomi carico delle ansie del mondo produttivo del Centro tv di via Teulada, ho chiesto di poter condurre la trasmissione in collegamento da casa mia. Nemmeno questo mi è stato accordato. Ieri sera il presidente della Società italiana di Pneumologia e ordinario nell’Università Cattolica, professor Richeldi, mi ha rilasciato un certificato di buona salute e asintomaticità, ritenendo che io possa andare in onda dal nostro studio. Pronto a ripetere i controlli quando necessario. L’altra sera il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, professor Brusaferro, mi ha confermato che l’arco temporale del contagio è tra i 4 e i 7 giorni. Nella settimana successiva si manifestano casi poco frequenti. E’ sconcertante che mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole. Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera Porta a Porta un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa ”.
Non si è fatta attendere la replica della Rai, che dopo il duro sfogo del conduttore afferma:
“Una disposizione aziendale di carattere prudenziale che limita gli accessi è stata adottata nei giorni scorsi dalla Rai con riferimento a tutte le persone che sono state a stretto contatto con soggetti positivi al coronavirus nei propri studi. Tale disposizione è stata applicata in via cautelare anche a dipendenti e collaboratori che hanno lavorato alla puntata di Porta a Porta di mercoledì scorso ”.
Ancora più dure però, sono le dichiarazioni da paret dell’Usigrai rivolte al collerico conduttore:
“E’ inutile che Bruno Vespa si affanni a cercare presunti complotti, la realtà è molto più semplice: TUTTI i cittadini, quindi anche i giornalisti, gli artisti e i politici, sono uguali davanti alle regole e come tutti i cittadini anche Bruno Vespa è tenuto a rispettarle per senso civico“.
Va ricordato che tale situazione è stata scaturita dalla partecipazione alla trasmissione il 4 Marzo di Nicola Zingaretti, che poi è risultato positivo al Coronavirus.